Smart Working: il lavoro del futuro o del presente…
Negli ultimi tempi avrete sicuramente sentito parlare di Smart Working, ma se non fosse così vogliamo spiegarvene il significato. Oggigiorno le nuove tecnologie, come lo smartphone o il tablet, stanno sempre più rivoluzionando il nostro modo di vivere e si sono trasformate in veri e propri personal assistant, accompagnandoci costantemente nello svolgimento delle attività quotidiane.
Segnare un appuntamento, fare la lista della spesa, consultare il calendario, appuntare un’informazione, cercare un indirizzo, cercare un numero telefonico, aggiungere un numero in rubrica, effettuare una ricerca in internet, comprare l’ultimo capo alla moda, scattare una foto o aggiornare il proprio profilo online sono solo alcune delle attività che possiamo fare se possediamo uno smartphone: un unico dispositivo ergonomico e tascabile che, tra le altre cose, ha ridotto drasticamente la grandezza delle borse delle ragazze o perlomeno ne ha alleggerito il peso, a tal punto che basta chiedere se nell’immensa shopping bag si ha con sé una penna per essere guardati con diffidenza.
E bene si, forse non ci abbiamo ancora pensato, ma gran parte della nostra esistenza si svolge ormai online e perché allora non il lavoro? Ed ecco fatto: vi presentiamo lo Smart Working. Con questa terminologia dal sapore anglofono si definisce la prestazione di lavoro dipendente fuori dai locali aziendali, il lavoro agile che si può compiere ovunque ci si trovi, in casa, sull’autobus, sul taxi o ovunque si voglia, purché siate in compagnia di un fido device.
Ci sembra fantascienza? E invece no, è quanto mai un fatto reale e presente tanto che in merito già si sta legiferando con lo scopo di incrementare la produttività e conciliare i tempi di vita e di lavoro. Forse è un po’ presto per fare una previsione, ma pensiamo che in futuro si sentirà sempre più parlare di Smart Working e voi che ne pensate, lo preferireste al classico lavoro di ufficio?